Preoccupa che, nonostante il passato liberale, perfino un giurista come il sen.Palumbo non riesca a stare al tema di quanto avvenuto ieri ai referendum, non in uno bensì in cinque quesiti. Dissertare sul fatto che il traguardo del 50%+1 sia irraggiungibile, serve a nascondersi , a non spiegare perché allora le regioni hanno presentato ugualmente i quesiti. E affermare che il segnale che conta non è il mancato raggiungimento del quorum, bensì se i SI superano i NO tra i votanti, dimostra solo ignorare (cosa stupefacente se lo fa un giurista ) il perché i Costituenti abbiano posto la condizione di un minimo di votanti perché fosse valido un referendum abrogativo. Lo hanno fatto perché una legge è competenza del Parlamento – tipica concezione della democrazia rappresentativa – e abolirla non può essere affidato a un insieme minoritario di cittadini in preda a pulsioni demagogiche verso la democrazia diretta. Il quorum ex art.75 è un argine democratico rappresentativo alla democrazia diretta, che nella storia non ha mai dato prova di essere efficace per costruire una libera convivenza. Pertanto, non ha rilievo il fatto che a differenza degli anni ’40, oggi siano diminuiti i votanti. Il motivo è che nelle elezioni politiche, chi non va alle urne decide di affidarsi alle scelte degli altri, mentre per i referendum abrogativi la Costituzione non prevede che esista l’astensione. Pesano tutti gli aventi diritto al fine di verificare se è valido il risultato di un referendum. Questa è la regola,coerente e significativa, dal 1 gennaio 1948. La preoccupazione è che un giurista non riconosca il fatto politico avvenuto e si metta a dissertare sui cambiamenti che lui vorrebbe apportare. Per di più, ammettendo anche, implicitamente, che i quesiti del 12 giugno erano manipolativi. E forse lo erano perché il clima politico culturale diffuso è divenuto, nell’ammissibilità referendaria, mene attento all’integrale rispetto del significato abrogativo voluto dai Costituenti.
PROGETTO PER LA FORMAZIONE DELLE LIBERTA
(in pubbliicazione da mercoledì 11 dicembre 2019)
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