Ai soggetti politici PARTITO DEMOCRATICO, CASA LIVORNO, FUTURO!, ARTICOLO UNO
Il Direttivo del Circolo “Giuseppe Emanuele Modigliani”, ricevuto il Documento firmato da PD, Casa Livorno, Futuro!, ArcoloUno, denominato “Comunicato congiunto sul Porto di Livorno” a corredo della lettera inviata dal Sindaco al Ministro De Micheli per sollecitare interventi per il rilancio del Porto, ritiene doveroso, in considerazione del rilievo dell’argomento trattato, formulare alcune osservazioni alla luce del proprio costante impegno.
A nostro parere il Sindaco con la sua lettera ha svolto correttamente il proprio ruolo istituzionale sollevando una questione rilevante per il Porto e per l’intera Città, chiedendo al Ministro concretezza, senza peraltro entrare in dettagli di merito ben noti al desnatario della stessa. Il Vostro è . con ogni
evidenza un ruolo del tutto diverso. Congiuntamente formate la maggioranza del Consiglio Comunale e quindi, quali rappresentan degli elettori livornesi, avete il principale compito polico amministravo nei
confronti della Comunità cittadina di assisterla nell’individuare le migliori soluzioni ai problemi correnti. Purtroppo, di questa strada il Vostro Documento non si preoccupa. Contraddicendo il criterio di rappresentanza, esso ripercorre la solita via della protesta con toni severi ed accora, ma privi di concrete proposte concrete sulla gestione del Porto. Una via che, come nel passato, è destinata a condurre i cittadini in un vicolo cieco.
I rilievi che fate (a cominciare dai ritardi per il microtunnel e dalla farraginosità nelle gare per il Porto) non vengono addebitati e sembrano caduti dal cielo, ovverosia senza individuarne alcuna responsabilità.
Così come per il clima di tensione sulle banchine. E già questo non va bene. In più neppure citate né la questione centrale della normava portuale, vale a dire il quadro legislavo accentrato, né le problemache che sovrastano il futuro sviluppo dello scalo livornese.
Il primo tema ha come conseguenza che il Comune è escluso di fatto dal gestire il Porto se non come propaggine della Regione, a sua volta titolare costuzionalmente del legiferare concorrente eppure ridotta a funzioni comprimarie ai limiti della formalità. Ciononostante, Voi non affrontate questo aspetto, che invece costuisce l’ovvio quadro di riferimento di una battaglia polica decisiva per fare entrare i cittadini di Livorno nella gestione effettiva dello scalo che non prescinda ulteriormente dal territorio.
Il secondo tema viene toccato per ammicchi, eludendo il nodo del problema nel trascurare due aspetti. Il primo legato al fatto che una nuova struttura non può prescindere da un programma realistico circa il
suo utilizzo economico a medio-lungo periodo (e questo programma ad oggi non c’è). E, congiuntamente, la necessità di disporre di congrui investenti, che ad oggi risultano non previsti per Livorno. Mentre nessuno sta pensando alle garanzie relative alla gestione nel lungo termine e
all’esclusiva della movimentazione dei contenitori da offrire per attrarre investenti sulla Darsen Europa, come invece viene già fatto, seppure in misura ridotta, in altri diversi accosti. Di invesmen si tratta a parole, evocando promesse da convegno tra addetti ai lavori e non attivando
condizioni favorevoli per innescarli, pur sapendo che senza di essi risulterà impossibile ammorzzare in tempi ragionevoli i costi della Darsena Europa.
In altre parole, ci sembra che, al di là delle pur sincere intenzioni, la vaghezza della Vostra impostazione nell’inquadrare le rivendicazioni sul Porto finisca per configurare un’azione rituale conformista, che disicuro, almeno ai giorni nostri, diviene in automatico un contributo a non poterli risolvere. Cosa da noi considerata pericolosissima, poiché comportamenti privi di presa effeva sulle quesoni in ballo possono favorire il diffondersi tra i cittadini di una profonda sfiducia nelle forze democratiche in quanto
inadatte a risolvere i problemi dei traffici all’epoca della globalizzazione.
Essendo certi che non sia il Vostro intento, riteniamo auspicabile e possibile una più concreta e meditata riflessione da parte Vostra sui temi sollevati,
il Consiglio Direttivo
Circolo “Giuseppe Emanuele Modigliani”