A Livorno, da giorni, tutti i mezzi di comunicazione sono concentrati sulla protesta degli studenti del Liceo Scientifico Enriquez che sono rimasti senza aule. La coreografia di migliaia di ragazzi in corteo è stato un richiamo irresistibile. Ora sembrerebbe che per l’immediato sia stata trovata una soluzione. Ma le esigenze scolastiche restano permanenti. Ed è proprio qui il punto vero che dovrebbe attirare l’attenzione e l’interesse di chi fa comunicazione. Perché a Livorno gli addetti si accorgono solo un po’ alla volta dei problemi di sicurezza e di agibilità degli edifici scolastici? E poi, perché a Livorno non si dedicano intensamente ad effettuare le prove di prevenzione sismica che latitano?
Di fronte a problemi così, protestare ed indignarsi non risolve. Serve chiedersi perché a Livorno sono assai carenti la valutazione dei rischi e lo stato delle certificazioni nell’edilizia scolastica. Occorre cambiare mentalità. A tutti i livelli. Nell’amministrazione degli ambiti scolastici, i dirigenti e gli operatori devono anteporre la soluzione dei problemi concreti alla cura maniacale delle procedure e delle esigenze di carriera secondo logiche vetero sindacali. Nell’amministrazione della Provincia e del Comune, i responsabili degli indirizzi e della macchina devono verificare lo stato effettivo dei manufatti sul territorio prima che a pavoneggiarsi. I mezzi di comunicazione mantenere sempre viva l’attenzione ai fatti reali della città più che alle facili apparenze. E i cittadini devono volere dalla macchina istituzionale non rassicurazioni mirabolanti bensì impegno per far funzionare il meccanismo pubblico del convivere.