Sull’onere della prova (a Piero Ostellino)

A costo di sembrarti inopportuno, sento di doverti manifestare  la mia convinta solidarietà per la tua lettera sull’onere della prova. Per quel che dice, per la coerenza che ti ha mosso e per la  risposta che ha provocato, tra il cerchiobottismo ammiccante e (sarebbe peggio ) l’inconsapevolezza. E’ davvero il colmo farsi passare per liberale ( almeno Tremonti non lo fa) e intanto sostenere entusiasticamente, in quanto corroboranti del liberalismo, i comportamenti che lo negano.

Del resto è lo stesso tipo di cose che tu  stigmatizzi benissimo nel tuo dubbio odierno e che  riassumi a proposito del “non si tocchi la costituzione”.

Coraggio, quel che conta è non farsi intimidire.

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