Le istituzioni pubbliche garantiscano l’accesso ai contraccettivi

” Dopo l’appello di Wojtyla, chiunque abbia a cuore lo Stato quale garante dei diritti di cittadinanza e della pluralità delle scelte civili e morali , deve tempestivamente porsi il problema di come lo Stato continuerà a garantire l’accesso dei cittadini ai prodotti contraccettivi.”
” I liberali sono assertori da sempre del diritto del Papa di predicare i valori della religione cattolica. E ritengono del tutto legittimo l’invito di Wojtyla ai farmacisti cattolici di farsi obiettori di coscienza e di non vendere prodotti contraccettivi. Ma come non intendono mettere in discussione la libertà religiosa e il diritto all’obiezione di coscienza , i liberali non intendono neppure limitare al cittadino la libertà di professare altri valori e il diritto di poter accedere ai prodotti della scienza e della tecnica. Siccome l’appello del Papa , data la rilevanza della componente cattolica in Italia, può portare proprio a limitare i diritti di cittadinanza , il PLI chiede che lo Stato non resti inerte. Gli organi pubblici a tutti i livelli dovranno assumere i provvedimenti necessari per assicurare, a ciascun cittadino e sull’intero territorio nazionale, il libero accesso e la disponibilità dei prodotti contraccettivi la cui vendita sia debitamente autorizzata dall’autorità sanitaria. “

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