Inviata per conoscenza anche ae onorevoli Raffa, Corneli e Flati
Egregio Onorevole,
essendo venuto a conoscenza dell’interrogazione n. 5-08323 da Lei presentata insieme alle colleghe Raffa, Corneli e Flati, desidero ringraziarLa molto, insieme alle Sue colleghe, per l’ inequivoca richiesta al Governo espressa negli ultimi tre commi – effettuare una campagna di propaganda a favore del dare l’8×1000 allo Stato – , che rappresenta un significativo tassello dell’impegno civile contro il diffuso clericalismo.
Per coerenza laica, mi permetta peraltro di segnalarVi l’incoerenza rilevabile nel terzo comma dell’interrogazione n. 5-08323. Infatti è non poco fuorviante asserire “il medesimo contribuente, il quale non indica espressamente un beneficiario per il suo 8 per mille dell’Irpef, destina invece l’imposta cui è assoggettato alla ripartizione proporzionale tra i vari beneficiari dell’otto per mille” dal momento che l’art.47 della 222/85 tratta la questione in due periodi distinti che non consentono tale asserzione. Nel primo stabilisce la destinazione del gettito 8×1000 IRPEF in base alle scelte espresse dai singoli contribuenti, nel secondo fissa la destinazione della parte del gettito 8×1000 IRPEF non soggetta ad opzione mediante proporzione alle scelte espresse. Dunque, l’espressone costituente il terzo comma dell’interrogazione n. 5-08323 indica erroneamente il contribuente come soggetto che destina la sua imposta alla ripartizione proporzionale, quando per legge è l’Erario il soggetto che effettua la destinazione proporzionale, siccome il contribuente non ha optato e le quote 8×1000 non optate dal contribuente restano di proprietà dell’Erario.
La rilevanza della questione trova un riscontro significativo nella circostanza che proprio l’attività pubblicitaria da Voi sollecitata nell’interrogazione non è mai stata effettuata per anni prima del 2020, è stata ridotta nel 2021 e poi di nuovo rimossa . Ciò corrisponde all’intento operativo delle strutture istituzionali, di sottovalutare – termine eufemistico – l’importanza della destinazione allo Stato della quota 8×1000 , facendola passare come una scelta non compiuta ma avallata dal Cittadino, al fine di nascondere il privilegio clericale derivante dalla destinazione proporzionale.
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e comunque per proseguire nell’esseziale battaglia laica